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Vuoi aprire o stai per aprire uno shop on line?

8 consigli utili per evitare gli errori che potrebbero costarti caro!

 

Il boom delle vendite on line non è finito con la pandemia, ma ha determinato il cambiamento di abitudini dei consumatori. Solo nel 2021 l’aumento registrato è stato del 68%!
Molte aziende possono incrementare le loro vendite con l’apertura di un e-commerce.
Vediamo però insieme quali sono le trappole e gli errori che si nascondono dietro la non corretta valutazione del progetto.

 

1) Il più comune: affidarsi a chi si improvvisa. Andare per tentativi, tramite il cugggino, o il vicino che è bravino col computer, vi costerà in termini di tempo e danno di immagine. Avere un e-commerce che non funziona o funziona male è il modo migliore per presentarsi come venditore inaffidabile. Selezionate professionisti con esperienza nel settore.

 

2) Creare un assortimento “minestrone della valle degli orti”. Alcune persone pensano di buttare dentro il proprio e-commerce diverse categorie senza un progetto reale. Si parte ad esempio dai prodotti per bambini, passando per la bigiotteria creata dalla sorella e la compagna di banco, per finire con avanzi di magazzino di un amico che vende elettrodomestici. Scegliete con cura il settore, i prodotti e l’identità che volete dare all’azienda.

 

3) Utilizzare foto e immagini di pessima qualità. E’ un errore che compromette l’aspetto del sito e quindi rende poco gradevole la navigazione e certamente allontana la vendita. Esistono molte risorse per i siti aziendali, gratuite o a pagamento. Faranno la differenza.  Valutate anche la possibilità di contattare un grafico e un  fotografo commerciale per i prodotti.

 

4) Avere schede prodotto prive di contenuti essenziali. Qualche esempio: omettere formule INCI dei cosmetici, le misure di elementi d’arredo, le certificazioni, ingredienti e allergeni dei prodotti alimentari.  Inutile dire che l’utente che non trova le informazioni, abbandona il carrello e acquista altrove. Scrivete tutto ciò che è essenziale per presentare e vendere il prodotto.

 

5) Nascondere contatti, elementi identificativi e dati obbligatori per legge. Mi è capitato di vedere diverse volte siti che non avevano partita iva in home page o con i contatti telefonici nascosti. Prestate la massima attenzione a tutti gli aspetti legali del sito e presentatevi con la massima trasparenza.

 

6) Pensare che si possa gestire nel tempo libero. Un e-commerce richiede tempo e tutte le risorse necessarie per funzionare bene. Un’assistenza clienti adeguata, una particolare attenzione alla logistica, un aspetto grafico curato, testi di descrizione e contenuti, conoscenza, adeguamento e rispetto della normativa, marketing….Investite in formazione e affidatevi a professionisti.

 


7) Fermarsi e sedersi una volta terminato. Alcune persone sono convinte che terminata la realizzazione del sito, inseriti grafica, testi e prodotti, ci si possa fermare e attendere le vendite.   E’ l’errore di valutazione più comune che vanifica tutto il lavoro svolto. Un shop on line non va avanti da solo. E’ bene esserne consapevoli fin dall’inizio.

 

8) Alla bersagliera. Spesso si parte con l’idea del “più ce n’è meglio è”. Allora tutto dentro: blog, profili Instagram, Facebook, Twitter, Pinterest, poi Whatsapp, TelegramSe poi manca la competenza e/o il tempo per la creazione dei contenuti, è certo il risultato finale. Scegli i social e i canali di comunicazione più adatti al tuo brand e al tuo target. Se non hai le competenze contatta un social media manager.